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Nuovo portale Europass (parte 3): quattro nuovi modelli di cv europeo, quali scegliere?

Aggiornamento: 30 nov 2021

Con il nuovo editor di creazione del cv Europass viene superata la rigida concezione del formato unico, in passato oggetto di critiche perché rendeva tutti i cv uguali: oggi si può scegliere tra quattro diversi modelli.

Quali preferire?

La nuova soluzione risolve definitivamente i difetti tanto criticati in passato?



Con il nuovo editor di creazione del cv Europass viene superata la rigida concezione del formato unico, in passato oggetto di critiche perché rendeva tutti i cv uguali: oggi si può scegliere tra tre diversi modelli. Quali preferire?  La nuova soluzione risolve definitivamente i difetti tanto criticati in passato?
Nuovi modelli del formato europeo del cv


Europass ha cambiato veste il 1° Luglio 2020 mostrando novità importanti per quanto riguarda l’editor di creazione cv e il nuovo strumento Il mio profilo.


Una delle novità più sorprendenti è il cambiamento di linea relativo al formato: Europass ha abbandonato il modello unico e propone adesso tre diverse soluzioni tra cui scegliere. Fin dalla sua nascita (2002) Europass ha sempre puntato su un unico format, tanto da diventare nel corso di quasi vent’anni il più noto modello di curriculum a livello nazionale ed europeo. Nel corso di questo lasso di tempo il CVE (Curriculum Vitae Europeo) non è praticamente mai cambiato dal punto di vista della struttura (basata sulla classica divisione in due colonne: la sinistra con i titoli delle sezioni e le date delle esperienze, la destra con i relativi contenuti) e si è evoluto solamente da un punto di vista grafico (le variazioni dei tre aggiornamenti che sono stati adottati hanno interessato soprattutto la leggibilità del documento, diventato con il tempo meno ripetitivo e più colorato).



Una delle novità più sorprendenti è il cambiamento di linea relativo al formato: Europass ha abbandonato il modello unico e propone adesso tre diverse soluzioni tra cui scegliere.  Fin dalla sua nascita (2002) Europass ha sempre puntato su un unico format, tanto da diventare nel corso di quasi vent’anni il più noto modello di curriculum a livello nazionale ed europeo.
Evoluzione del modello di curriculum vitae europeo dal 2002 al 2020

L’adozione di un’unica soluzione grafica è stata sempre oggetto di critica nei confronti di Europass. Secondo molti recruiter e orientatori questo formato non permette la personalizzazione del proprio documento facendo risultare tutti i candidati uguali. Sebbene questa critica sia del tutto condivisibile è bene specificare che la personalizzazione di un curriculum non dipende solo dalla possibilità di scelta tra più formati. Ciò che fa la differenza tra un curriculum e un altro è innanzitutto la capacità di scrittura efficace di chi lo compila. C’è inoltre l’altro lato della medaglia: il fatto che il formato europeo sia molto conosciuto, permette ai lettori di cv di trovare più repentinamente le informazioni all’interno del documento. Alcune ricerche hanno dimostrato che il tempo medio di lettura di un curriculum da parte di un potenziale datore di lavoro è pari a circa 30 secondi. Ciò vuol dire che, durante la lettura, l’occhio non scorre dalla prima all’ultima parola e da destra verso sinistra come in un normale testo scritto, ma cerca a scatti le informazioni necessarie all’interno della pagina. Pertanto un curriculum scritto con un formato già conosciuto risulta più facile e veloce da leggere, aspetto molto gradito ad alcuni (soprattutto titolari o responsabili di micro e piccole imprese... meno agli esperti di selezione, i quali dedicano maggiore cura alla lettura di un cv).

In altri termini l’uso del CVE per alcuni candidati e in relazione ad alcuni destinatari risultava vantaggioso, a patto che fosse scritto in modo efficace e competente. Con il nuovo Europass le cose sono cambiate: adesso abbiamo a disposizione quattro diversi modelli tra cui scegliere. Vediamo quali sono le principali caratteristiche, punti di forza e difetti di ognuno di essi. Prima però, ricordiamo brevemente alcuni dei suggerimenti di scrittura di un CV che possono far prediligere la scelta di un modello piuttosto che un altro:

  • il CV si scrive in base a chi lo legge (ogni singola stesura va scritta in modo flessibile in base al destinatario: datore di lavoro, recruiter, pubblico di internet, ecc.)

  • deve essere pertinente (evitare una compilazione standard da inviare a più destinatari; ogni stesura deve essere curata in base all’azienda, al profilo professionale per cui ci si candida, ecc.)

  • deve essere breve (l’ideale è una o due pagine, massimo tre ma solo in rari casi. E comunque la lunghezza dipende sempre dal destinatario e dalla pertinenza)

  • deve essere chiaro e leggibile (a nessuno viene voglia di leggere un documento con caratteri piccoli, righe fitte e larghe, paragrafi compatti, testi prolissi. Meglio dunque un formato leggero, con colori, spazi vuoti, font accattivanti, ...)

  • deve essere scritto in modo tale da attirare l’attenzione del lettore sulle informazioni più importanti che si vogliono comunicare (magari con colori, grassettature, dimensioni del carattere, …)

  • deve essere aggiornato.


Dopo aver creato il proprio cv l’editor chiede di selezionare uno dei quattro modelli (v. figura).


Il modello in alto a sinistra (che per comodità chiamerò Modello A) riporta i dati personali, la foto, la presentazione e la scritta Europass (opzionale) in un riquadro grigio posto in alto sulla prima pagina. Il colore del riquadro può essere sostituito da uno dei 6 colori alternativi opzionabili (blu chiaro, blu scuro, verde chiaro, verde scuro, viola o viola chiaro). In seguito al riquadro sono riportati i contenuti con colore nero, intervallati da linee orizzontali sotto i titoli delle sezioni e sotto-sezioni (di colore nero o, in alternativa, di uno dei 6 colori opzionabili). Il titolo delle sezioni è grande, grassettato e maiuscolo. Il titolo delle sotto-sezioni (esperienza lavorativa, esperienza di istruzione, competenze, ...) è anch’esso maiuscolo e grassettato ma presenta le stesse dimensioni del testo.



nuovo formato del modello di curriculum europeo Eropass
Modello A

Vantaggi:

  • La stampa del documento risulta compatta, il modello permette di descrivere le informazioni essenziali del candidato senza rischiare un’eccessiva lunghezza

  • Attira l’occhio di chi legge nei punti chiave, grazie al ricorso a grassettature e titoli in maiuscolo.

Svantaggi:

  • Esteticamente non eccelle: è spento, il font (soprattutto se in maiuscolo e in grassetto) è rigido, le frequenti linee orizzontali lo rendono monotono.

  • Il riquadro dei dati personali non è molto chiaro e leggibile: mancano icone o titoli verbali che definiscono i relativi contenuti.



Il modello B (quello che nella schermata di scelta si trova in alto a destra) riporta i dati personali e la foto in una colonna grigia alla sinistra del foglio. Il colore della colonna può essere sostituita da uno dei 6 colori alternativi opzionabili (blu chiaro, blu scuro, verde chiaro, verde scuro, viola o viola chiaro). La presentazione e la scritta Europass (opzionale) rimangono in alto sulla prima pagina; sotto di questi sono riportati i contenuti con colore nero, accompagnati da una linea verticale blu (o altro colore selezionato) intervallata da punti in concomitanza dei titoli delle sotto-sezioni. Il titolo delle sezioni è maiuscolo, quello delle sotto-sezioni grassettato e il periodo delle esperienze di colore blu (ma solo nella versione base, se si sceglie un altro colore è nero).


nuovo formato del modello di curriculum europeo Eropass
Modello B

Vantaggi:

  • Attira l’occhio di chi legge nei punti chiave, grazie al ricorso a grassettature, titoli in maiuscolo, frasi colorate e la linea verticale che accompagna le parole chiave con punti blu.

  • Esteticamente migliore del precedente: è leggibile, slanciato e colorato.

  • La stampa del documento risulta sorprendentemente sintetica, nonostante la presenza della striscia laterale grigia, che toglie un bel po’ di spazio alle pagine. A parità di contenuti, la lunghezza del documento è più o meno la stessa del modello precedente.

  • Nella sezione dei dati personali sono presenti titoli verbali o icone che definiscono i relativi contenuti.

Svantaggi:

  • La striscia laterale è ripetuta anche nelle pagine successive alla prima, creando un’inutile spreco di spazio.

  • Dati personali quali indirizzi internet o social (che per loro natura sono molto lunghi) vengono spesso troncati e mandati a capoverso, perché la striscia grigia non è molto larga. L’effetto risultante è poco gradevole.



Il modello C (quello che nella schermata di scelta si trova in basso a sinistra) non presenta riquadri grigi né in alto né a lato. Ha una cornice celeste nella parte superiore e inferiore della pagina (il colore della cornice può essere sostituita da uno dei 6 colori alternativi opzionabili). Nella versione base: il nome del candidato, le icone della presentazione e i titoli (delle sezioni e delle sottosezioni) sono blu, con carattere maiuscolo e seguite da leggere linee orizzontali grigie. Se invece si opta per una versione colorata, i titoli diventano neri ma le linee orizzontali divisorie tra le sezioni sono di uno dei 6 colori prescelti.



nuovo modello del formato europeo del curriculum Europass
Modello C

Vantaggi:

  • È ben strutturato ed eccelle esteticamente: è snello, vivace, leggero e invoglia alla lettura.

  • Attira l’occhio di chi legge nei punti chiave, soprattutto grazie al colore blu.

  • È moderno: nella sezione dei dati personali ci sono icone anche in relazione ai social media e alle applicazioni di messaggeria istantanea.

Svantaggi:

  • Talvolta risulta lungo: in alcuni casi, a parità di contenuti, la lunghezza della stampa finale è maggiore rispetto ai modelli precedenti (v. ad esempio il cv nell'immagine sopra).


Da Novembre 2021 è possibile selezionare un ulteriore modello. Il modello C (quello che nella schermata di scelta si trova in basso a destra) è praticamente il "ritorno al passato", ovvero il modello che di fatto risulta essere identico a quello dell'editor precedente al 2020, soprattutto se si sceglie la versione base (cioè senza selezione di colori). In questa versione i le icone della presentazione e i titoli (delle sezioni e delle sottosezioni) sono blu, il titolo delle sezioni è maiuscolo con accanto una linea divisoria grigia. Nella versione colorata, i titoli sono neri mentre le icone e le linee divisorie diventano di uno dei 6 colori prescelti.



nuovo modello del formato europeo del curriculum Europass
Modello D

Vantaggi:

  • È ben strutturato, snello, vivace, leggero e invoglia alla lettura.

  • Attira l’occhio di chi legge nei punti chiave, soprattutto grazie al colore blu.

  • È moderno: nella sezione dei dati personali ci sono icone anche in relazione ai social media e alle applicazioni di messaggeria istantanea.

Svantaggi:

  • Talvolta risulta lungo: in alcuni casi, a parità di contenuti, la lunghezza della stampa finale è maggiore rispetto ai modelli precedenti (v. ad esempio il cv nell'immagine sopra).


Oltre alle caratteristiche specifiche di ognuno, ci sono inoltre vantaggi e svantaggi che riguardano tutti e quattro i formati. Tra i vantaggi:

  • È più facile e veloce creare cv flessibili e pertinenti, grazie alla novità di alcuni servizi Europass (il ‘mio profilo’ e la ‘mia biblioteca’; per maggiori informazioni clicca qui).

  • A differenza della versione precedente, è possibile non inserire la scritta Europass nella stampa finale.

Tra gli svantaggi:

  • A differenza della versione precedente non c’è più la possibilità di inserire/disinserire deliberatamente le interruzioni di pagina al termine di una sezione. Questa modalità è ora gestita autonomamente dal programma di editor cv con risultati piuttosto antipatici: se una sezione non rientra in una facciata, si genera automaticamente un’interruzione di pagina determinando uno spazio vuoto che, oltre ad essere brutto, allunga inutilmente il cv.

  • Ci sono titoli che oltre ad essere inefficaci e ripetitivi, allungano inutilmente il documento. Per alcune sezioni (es: Competenze comunicative, competenze organizzative, Altro, …) si deve obbligatoriamente dare un titolo alla descrizione.

  • Non si può modificare il font o formattare il testo per renderlo più gradevole e personalizzato, né si può salvare in file di testo modificabile (txt, docx, odt) per compiere migliorie off-line.


Quale modello preferire?


Dipende.


Innanzitutto dal gusto personale di ogni persona (d'altronde il motivo per cui sono previsti più modelli e colori è per dare la possibilità di personalizzare il documento; per cui: scegliete quello che vi piace personalmente di più con il colore che vi aggrada maggiormente!).


Ma anche dalla lunghezza. Purtroppo allo stato attuale (30/11/2021) le interruzioni di sezione sono gestite autonomamente dall'editor, il quale crea fastidiosissime interruzioni di pagina e spazi vuoti talvolta lunghi anche mezza pagina! Le interruzioni possono cambiare da modello a modello: in alcuni modelli non si creano in altri sì. Pertanto scegliete il modello che più vi piace, purché non risulti troppo lungo o con inutili e inefficaci spazi vuoti (altrimenti -ahimè- meglio scegliere il secondo in ordine di preferenza).


Personalmente non consiglio mai il modello A (perché non presenta nessun concreto vantaggio rispetto agli altri), a meno che non risulti nettamente più corto degli altri. Reputo i modelli B, C e D più leggibili, più chiari, meglio strutturati e migliori sia esteticamente che funzionalmente (attirano l’occhio nei punti chiave del documento).


Concludo con un’ultima considerazione generale sul CV Europass. In passato il ricorso ad un unico modello ha sempre attirato critiche, perché non permetteva variabilità e personalizzazione. Eppure attraverso alcuni semplici accorgimenti era possibile ottimizzare la compilazione per poter redigere un documento efficace. Oggi abbiamo a disposizione quattro formati diversi, eppure -per assurdo- mi sembra peggiorata la possibilità di scrivere cv efficaci. Se da una parte il nuovo editor di creazione cv è più elastico del precedente (perché permette di inserire più voci e di controllare autonomamente l'ordine delle stesse), d'altra parte allo stato attuale ci sono ancora difetti (l'impossibilità di modificare il font o di formattare il testo a proprio piacimento, l’inserimento automatico di interruzioni di pagina, ecc.) che limitano molto la flessibilità di redazione. Se in passato le limitazioni venivano superate salvando il CV in un file di testo modificabile, oggi questa soluzione non è più possibile. Europass ha già comunicato che non saranno previsti altri formati di salvataggio se non l’Adobe PDF. Per profili professionali medio-bassi o per l'invio di cv a titolari di micro-piccole imprese l'uso del CV Europass va più che bene; ma nel caso di invio a grandi aziende, uffici del personale o esperti di selezione (coloro che sono più critici verso il CVE) suggerisco di valutare bene quale modello scegliere. In alternativa al formato EU ci sono due vie: farsi il curriculum da soli con un buon programma di videoscrittura (soluzione completamente gratuita ma che richiedere ottime capacità informatiche) oppure optare per altri editor on-line: in internet ci sono molte applicazioni che permettono di creare curriculum (solitamente con maggiori templates e formati di salvataggio rispetto ad Europass). Attenzione però, perché:

  • non sempre sono gratuiti (la maggior parte delle applicazioni inizialmente propongano cv gratis, ma poi chiedono un prezzo al momento del download!)

  • non sono molto dettagliati (rispetto al nuovo strumento Europass, non hanno la stessa variabilità di voci da poter inserire nel documento)

  • non sono esenti da difetti (anche gli altri editor presentano alcune criticità nella composizione del documento che ne mettono a rischio l'efficacia finale).



Per coloro che volessero segnalare difetti o chiedere spiegazioni sul nuovo portale Europass è possibile farlo presso questa pagina https://europa.eu/european-union/contact/write-to-us_it

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